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Attualità martedì 17 aprile 2018 ore 11:08

Meno nuvole sull'industria del marmo

Risultati positivi e incoraggianti per l’industria del marmo di Massa e di Carrara. A dirlo Confindustria in un report



MASSA CARRARA — Risultati positivi e incoraggianti per l’industria del marmo di Massa e di Carrara, che, sul fronte della produzione, pur in una situazione complessiva di mercato caratterizzata da forti incertezze, “tiene” e secondo le prime indicazioni relative al periodo gennaio-marzo 2018 beneficia della crescita della domanda in particolare da parte dei paesi dell’Estremo oriente. Ciò con riflessi positivi anche per quanto concerne l’occupazione, caratterizzata dal massiccio sforzo formativo attuato dalle aziende del distretto di Massa Carrara, impegnate anche nell’applicazione delle linee guida del bilancio sociale.

E proprio in ottemperanza agli impegni assunti con la Regione e sulla spinta del progetto di bilancio sociale, l’industria toscana del marmo ha considerevolmente migliorato le sue performance in materia di sicurezza, prevenzione degli incidenti sul lavoro, nonché tutela dell’ambiente. Nel 2017, a fronte di ben 885 ispezioni di controllo condotte dall’Asl in 173 cave, di 453 attività di controllo su laboratori, i 161 sopralluoghi compiuti in 65 cave dall’Arpat (quando la programmazione ne prevedeva solo 36) e 18 controlli condotti dal Comando carabinieri Forestale, il numero delle irregolarità e quindi dei verbali è risultato minimo. Mancanze gravi e quindi i verbali sono emersi solo da percentuali inferiori al 10% delle ispezioni.

Il 2017, che si è chiuso senza alcun incidente mortale, ha visto le Asl emettere verbali di prescrizione non superiori al 4% delle cave ispezionate e di non conformità per il 3,16%. Solo una cava è stata sottoposta a sequestro penale dai Carabinieri. L’attività dell’Arpat si è concentrata sulla violazione della disciplina dei rifiuti e proprio in questo campo sia Confindustria Livorno Massa Carrara sia Marble Way stanno attuando il massimo sforzo anche per proporre e implementare soluzioni che consentano un salto di qualità, con risultati già tangibili (frutto anche di un rapporto positivo con centri universitari) all’inizio di quest’anno.

Il distretto del marmo è impegnato in maniera concreta in una vera e propria campagna di miglioramento qualitativo, sia sul fronte della sicurezza, che su quello della crescita sostenibile.


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