Sanità da 10, faccia a faccia fra Pd e cittadini

MASSA — La commissione sanità del consiglio regionale ha iniziato in questi giorni l'esame degli emendamenti alla proposta di legge per la riorganizzazione dei servizi sanitari predisposta dall'assessore regionale Saccardi, il cui nodo centrale è la riduzione delle Asl da 12 a 3. L'obiettivo della giunta Rossi e del Pd è di arrivare alla discussione in aula e all'approvazione entro la metà di dicembre: una legge-ponte approvata nel marzo scorso fissava infatti nel primo gennaio 2016 l'entrata in vigore del nuovo assetto con l'obbligo di predisporre entro la fine dell'anno un'altra legge di attuazione, la riforma attualmente in discussione.

Per ampliare il confronto sul nuovo testo, il gruppo Pd in consiglio regionale ha organizzato 13 incontri in tutte le federazioni toscane del partito. A Massa si sono confrontati con cittadini e operatori le consigliere regionali Serena Spinelli e Ilaria Giovannetti, entrambe membri della commissione coniliare sanità, e Giacomo Bugliani, presidente della commissione affari istituzionali. Il dibattito è stato coordinato dalla giornalista Elisabetta Matini, direttore di Toscanamedia-Quinews.net.

Moltissime le domande e le sollecitazioni giunte ai tre consiglieri dal pubblico, incentrate soprattutto sui servizi territoriali, da mantenere e potenziare su tutto il territorio, sul ruolo dei sindaci nella nuova organizzazione del sistema sanitaria regionale, sulle carenze delle strutture per i malati cronici e i disabili. Fra gli interventi anche quello di due rappresentanti dei comitati che hanno raccolto 55mila firme per chiedere alla Regione di indire un referendum abrogativo della legge sul riordino della sanità approvata nel marzo scorso. Referendum a rischio di saltare visto che la riforma abroga a sua volta la stessa normativa.

“La sanità rappresenta il cuore delle politiche regionali e la Toscana si è sempre piazzata al vertice delle classifiche. – hanno spiegato i rappresentanti del Pd regionale – La sua gestione e le leggi che la governano sono un tema complesso e fondamentale, che non può essere semplificato con un sì e con un no. Noi lanciamo una sfida: per continuare a essere un’eccellenza, occorre cambiare ancora, nella governance e nelle risorse da investire. La riforma è l’occasione per farlo. E questa riforma la vogliamo scrivere insieme ai protagonisti: gli utenti, gli operatori, gli amministratori delle comunità locali. Per questo come gruppo Pd abbiamo scelto la via del confronto, realizzando appositamente una serie di iniziative sul territorio”.

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